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Aprire un bar in franchising

Requisiti, iter, costi, consigli e trend, cosa serve, come fare e se conviene aprire un bar in franchising. Guida schematica, aggiornata e completa per aprire il tuo bar di successo in franchising.
Investimento minimo richiesto: € 10.000 / € 15.000
Investimento medio richiesto: € 30.000 / 40.000
Guarda i migliori marchi del settore: visita la categoria bar e ristorazione in franchising.
Situazione del settore:
Il bar è forse una delle attività più antiche e diffuse, sia in Italia che ne vanta una lunga tradizione che all’estero, e per questa ragione la concorrenza nel settore è altissima. Per avere successo è dunque necessario un impegno non indifferente di tempo, inventiva e denaro. Tuttavia, aprire un bar di successo è ancora possibile con alcune importanti accortezze come l’individuazione di una zona strategica per l’apertura, la creazione di un format originale, l’attenzione alla qualità dei prodotti ed ai servizi offerti, la creazione di strategie comunicative e promozionali efficaci e mirate al proprio target, nonché servizi dal valore aggiunto e dal carattere innovativo (delivery, take away, prenotazione online e ritiro sul posto, servizi di catering per eventi, prodotti con edizioni limitate e stagionali, raccolta punti a premi ed iniziative di fidelizzazione, eventi a tema, e così via).
Il settore ristorativo, e dunque anche quello relativo a bar e caffetterie, ha fortemente risentito della pandemia da coronavirus Covid-19 ed a causa delle restrizioni messe in atto per contenere i contagi. Tuttavia, se pur si tratti di uno dei settori che ha più risentito del periodo pandemico, nonché della crisi economica in atto, il settore ristorativo e dei bar resta comunque il terzo settore per numero di catene ed insegne in franchising in Italia (16,4% secondo i dati ufficiali rilasciati da Assofranchising per il 2021), a dimostrazione di un settore che resta tra i primari traini dell’economia italiana.
Ad oggi esistono diversi format di bar di successo che possono essere utilizzati come spunti imprenditoriali o addirittura “copiati” alla perfezione e portati nella propria città grazie all’affiliazione ad un franchising. Aprendo un bar in franchising si avrà la certezza di un format già collaudato e che funziona sul mercato, con la possibilità di vederne gli effettivi numeri e risultati analizzando l’andamento sia dei punti vendita a gestione diretta che dei punti vendita affiliati già attivi.
Come scegliere il migliore franchising:
Si consiglia, prima di scegliere di aprire un bar in franchising, di analizzare attentamente il contratto di affiliazione (affidandosi anche ad un commercialista), valutare con cura i costi ed oneri nonché i vantaggi e servizi inclusi nel format. Per una corretta e completa valutazione del franchising sarà anche importante sondare il gradimento degli affiliati già attivi, per capire la reale affidabilità dell’azienda madre, valutare la storia dell’azienda nonché i motivi che hanno eventualmente spinto alla chiusura di precedenti negozi affiliati, nonché assicurarsi che gli obbiettivi di business e la visione siano condivisi, in modo da massimizzare le potenzialità di successo della propria nuova attività.
Se pur ogni affiliato venga seguito, formato, assistito e guidato in ogni aspetto sia prima che dopo l’avvio del business (con conseguente riduzione del rischio imprenditoriale), l’affiliato che decide di aprire un bar in franchising resterà comunque un imprenditore indipendente, con tutti gli oneri ed i rischi che questo comporta, e per questa ragione sarà importante attenersi alle linee guida della casa madre per portare il proprio bar verso il successo.
Guarda i migliori marchi del settore
Visita la categoria bar e ristorazione in franchising.
I trend del mercato:
Ogni giorno nascono nuove tendenze e mode nel mondo dei bar e delle caffetterie. Alcune sono solo passeggere, altre si trasformano invece nel tempo in trend solidi. Il bar e una tipologia di attività facilmente personalizzabile e modificabile, in cui è possibile aggiungere e rimuovere servizi e prodotti seguendo le ultime tendenze del mercato. Aggiornarsi e rinnovarsi repentinamente per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori e del proprio target di clientela sarà fondamentale per mantenere la propria attività redditizia e di successo nel tempo.
Vediamo ora alcuni dei format di bar e caffetteria di tendenza, e che stanno riscuotendo il maggior successo nell’odierno mercato. Ovviamente per ogni format, esistono già una o più proposte di affiliazione in franchising a cui è possibile aderire.
Tra i format di maggior successo oggi troviamo:
bar specializzati in cocktail: cocktail bar tradizionali o specializzati in un determinato drink come le spritzerie, le ginerie, ecc. Per incontrare le moderne esigenze del mercato e seguire i nuovi trend e le innovazioni del settore, nonché per affrontare i lunghi periodi di lockdown e chiusura forzata del locale al pubblico, questi locali hanno iniziato a proporre il drink delivery con consegna a domicilio di kit per preparare i propri cocktail ed aperitivi a casa o di cocktail già pronti in busta.
wine bar o beer bar: sia il vino che la birra hanno un proprio target di riferimento di notevoli dimensioni, e sono inoltre prodotti che non cessano mai di essere di tendenza. I wine bar e le birrerie sono ancora oggi particolarmente apprezzati, a patto che la carta di vini e birre proposta sia ampia e particolare, con attenzione al rapporto qualità / prezzo, e magari abbinata a piccola ristorazione / stuzzicheria. Un’idea di tendenza è inoltre quella di proporre una vendita eterogenea (al calice, bottiglia, alla spina), ed abbinare all’area consumazione un’area negozio.
bar con area di lavoro / studio: a metà tra un coworking ed una caffetteria letteraria, particolarmente apprezzati da studenti, studenti con corsi online a distanza e lavoratori in smart working.
bar per famiglie: con area dedicata agli adulti ed area dedicata ai bimbi, con intrattenimenti ed animatori per loro pensati.
bar pet friendly: gli animali ricoprono un ruolo sempre più emotivo ed importante all’interno delle famiglie italiane. Per questa ragione un format di caffetteria di tendenza che potrebbe essere particolarmente apprezzato è quello di un bar con aree, prodotti e servizi studiati e pensati anche per cani e gatti.
caffetterie con prodotti e format importati dall’stero: in stile americano (seguendo il modello di Starbucks con infinite varietà di caffè aromatizzati o quello delle tradizionali bakery con dolci tipici), in stile asiatico con prodotti tipici ed originali (come ad esempio i bubble tea ed i bubble drink). Anche queste caffetterie sempre più spesso vengono aperte già ottimizzate per il delivery di caffè, colazioni e brunch.
chiosco di caffetteria ambulante o fisso: un modello che ben si adatta ad un target moderno di consumatori soggetti a ritmi frenetici. La consumazione può avvenire sul luogo presso tavolini e sedute all’aperto, oppure con gli oramai indispensabili servizi di take away o delivery.
bar salutare / biologico: un format di bar apprezzato e di tendenza è quello incentrato su tematiche salutari e di sostenibilità ambientale. Un esempio sono i juice bar ed i fruit bar (specializzati in succhi, frullati, estratti e centrifughe di frutta e verdura ed in altri prodotti salutari e naturali) oppure i bar ecologici e biologici (attenti alla sostenibilità ambientale ed alla naturalità e provenienza dei prodotti proposti).
Per visionare tutti i marchi e scoprire le ultime tendenze del settore, visita la categoria: bar e ristorazione in franchising QUI.
Vantaggi offerti dal franchisor:
- Formazione completa, corsi di aggiornamento e trasferimento del know-how e dell’esperienza maturata
- Trasferimento delle modalità organizzative e gestionali collaudate e semplificate
- Assistenza, consulenza ed affiancamento costante a 360°
- Supporto per valutazione e scelta del locale più strategico
- Progettazione, allestimento ed arredamento del bar
- Fornitura completa (chiavi in mano) di arredi, attrezzature, software, hardware, insegne, materiali brandizzati, divise, materiale comunicativo e promozionale, materie prime e di consumo
- Accesso alla rete di fornitori convenzionati, alle agevolazioni di pagamento ed ai listini di prezzo riservati
- Sfruttamento del potere commerciale del network per migliori condizioni di prezzo
- Supporto da parte della casa madre per tutto l’iter, e per la redazione di un business paln ad hoc, per la richiesta di eventuali finanziamenti
- Condizioni vantaggiose riservate direttamente dalla casa madre, spesso su attrezzature ed arredi (a volte offerti in leasing o comodato d’uso)
- Sfruttamento delle campagne di comunicazione centralizzate online / offline a livello nazionale e locale
- Sfruttamento del marchio, dell’immagine e della visibilità acquista dall’azienda madre e dalla rete franchising
- Esclusiva di zona
- Concept e format moderno ed originale, che ha già riscosso successo sul mercato
- Investimento con formula “chiavi in mano” e costi accuratamente preventivati prima dell’avvio
- Redditività attesa e ricavi stimati prima dell’apertura, con studi di fattibilità ed analisi prelimiari
- Aggiornamento repentino per rispondere alle mutevoli esigenze del proprio target ed ai nuovi trend di mercato
- Supporto per allestimento dei servizi di take away e delivery (con rete propria di driver o convenzione con i principali player di mercato)
Svantaggi della scelta franchising:
- Vincoli di mantenimento di immagine, layout e standard della casa madre
- Minor libertà di azione e personalizzazione rispetto all’avvio autonomo
- Royalty fisse o in percentuale sul fatturato
- Fee d’ingresso per sfruttamento del marchio e servizi offerti in fase di start-up
- Altri canoni periodici, come ad esempio i contributi pubblicitari, o garanzie richieste per utilizzo software o per attrezzature / arredi concesse
Cosa Serve:
I Costi e l’Investimento:
L’investimento richiesto per aprire un bar in franchising varia sensibilmente in base alla metratura del locale, alle peculiarità del format, alla tipologia di servizi e prodotti proposti alla clientela, alla localizzazione, nonché alla notorietà dell’insegna franchising scelta, oltre che in base ai servizi compresi nel format di affiliazione commerciale. Per format più minimali si parla di un investimento minimo chiavi in mano a partire da 10.000 / 15.000 euro, sino ad arrivare ad un massimo di 80.000 / 100.000 euro per i format più complessi. Tra i costi da preventivare quando si apre un bar in franchising vi sono tutti i costi tipicamente legati all’avvio dell’attività, in questo caso il bar, da affrontare in autonomia (affitto, utenze, personale, e così via) e tutti i costi generati invece dal rapporto di affiliazione al brand franchising (come fee d’ingresso, royalty o altri eventuali contributi). Aprire un bar in franchising permette di stimare con maggiore accuratezza tutti i costi necessari all’avvio ed alla gestione dell’attività grazie al supporto della casa madre nel redigere un business plan ed un dettagliato piano economico / finanziario (comprensivo di costi, ricavi, potenzialità di crescita, tempi di rientro dall’investimento e fattibilità). Questo, grazie alla consolidata esperienza della casa madre sul campo ed ai numerosi bar, propri ed affiliati, aperti da cui trarre dati e statistiche validi ed aggiornati.
Locale:
- Mq minimi del locale: 20/30 mq
- Mq locale medio: 50/100 mq
- Servizi igenici: 2, uno ad uso del personale interno e uno ad uso della clientela.
- Canna fumaria: non necessaria, ma consigliata. Richiesta solo se previsto anche un servizio di ristorazione con preparazioni che richiedono una cottura.
Geolocalizzazione:
- Bacino di utenza necessario: dipende dal tipo di bar a dalla zona, nonché dagli standard del franchisor. Generalmente il minimo è compreso tra 20.000 e 50.000 abitanti.
- Caratteristiche della zona adatta: dipende dal tipo di bar che si intende avviare e dal target al quale si vuole puntare. Esempio: evitare di aprire un Bio Veggy Bar in paese abitato prevalentemente da pensionati. Esempio 2: aprire un Bubble Tea Bar in zone altamente turistiche, con presenza di scuole e target prevalentemente giovane, o zone balneari.
Skills e requisiti personali:
- Abilitazioni: Possedere l’abilitazione SAB (ex REC), ottenibile frequentando l’omonimo corso (Somministrazione Alimenti e Bevande) del costo all’incirca di 600/800 euro, a meno che non si possegga già esperienza di almeno 2 anni negli ultimi 5 in ambito ristorativo. Ottenimento dell’attestato HACCP, obbligatorio per tutto il personale.
- Esperienze lavorative: indispensabile esperienza e/o frequentazione di corso da bar man. Generalmente per aprire un bar in franchising è la casa madre ad offrire tutta la formazione necessaria e non vengono richieste esperienze, né conoscenze specifiche.
- Capacità e altre attitudini: Buone capacità relazionali, imprenditoriali ed organizzative.
Pratiche amministrative e burocratiche:
- Licenza: obbligatoria e contingentata solo in alcuni comuni o in specifici centri storici di particolare rilevanza. Ma generalmente, in seguito alla liberalizzazione, non è più necessaria.
- DIA (dichiarazione avvio attività entro 30gg prima l’apertura): si
- Autorizzazione sanitaria: Necessario nulla osata Asl.
- Altre autorizzazioni: eventuale SIAE per diffusione musica nei locali; comunicazione all’agenzia delle dogane per la vendita di alcolici nel locale; autorizzazione all’esposizione insegna esterna, valutazione impatto acustico nel caso vengano organizzate serate, concerti e feste e attestato antincendio da richiedere ai Vigili del Fuoco in caso di metrature molto ampie.
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