Aprire un negozio di caffè in franchising

Aprire un negozio di caffè in franchising

Requisiti, costi, iter, cosa serve, come fare e se conviene aprire un negozio per la vendita di caffè in capsule, cialde e sfuso in franchising.

Investimento minimo richiesto: € 5.000

Investimento medio richiesto: € 10.000 – 15.000

 

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Situazione del settore e come avere successo:

Il settore legato al caffè, soprattutto in Italia, è oggi altamente concorrenziale ed i canali di vendita sono oramai estremamente eterogenei (grande distribuzione, supermercati, piccoli negozi alimentari specializzati, grandi catene specializzate in caffè, negozi online). La domanda da parte del pubblico inerente il caffè nelle sue varie forme (sfuso, in grani, macinato, confezionato, porzionato in capsule e cialde, con miscele originali e di importazione o di torrefazioni locali) resta tuttavia elevata e sembra in grado di reggere anche a periodi di incertezza economica e difficoltà del mondo dell’imprenditoria.

Aprire un negozio di caffè e capsule può dunque nel mercato odierno rivelarsi anche un business con una buona potenzialità di successo e di redditività.

I potenziali clienti che si avvicinano ai negozi di caffè sfuso, in capsule e cialde, sono sia privati alla ricerca di un prodotto di qualità da preparare direttamente a casa (con la classica moka o come alternativa o in sostituzione di essa con le macchine per espresso o per caffè americano più moderne) sia aziende e professionisti che vogliono allestire un’area “break” dedicata ai propri dipendenti e colleghi in cui sia facile preparare un buon caffè senza bisogno di andare al bar.

A seguito della pandemia da coronavirus Covid-19 l’utenza che si è avvicinata alle capsule e cialde di caffè (ma anche alle miscele in grani e macinate di qualità superiore rispetto a quelle abitualmente vendute al supermercato) si è ulteriormente ampliata, causa anche la chiusura dei bar e delle caffetterie tradizionali su strada. Molti infatti hanno sostituito l’abitudine di andare al bar con un caffè preparato a casa, grazie alla possibilità di ottenere non solo una qualità uguale o superiore ma anche a fronte di un costo decisamente più accessibile.

Per avere successo nel mercato del caffè sarà tuttavia necessario aprire un negozio specializzato che sappia incontrare la domanda locale, le reali esigenze dei consumatori e le tendenze del momento, offrendo al contempo un prodotto di elevata qualità e certificato (attentamente selezionato da fonti preferibilmente sostenibili sia sul fronte ambientale che sociale) a prezzi concorrenziali, il tutto corredato da una comunicazione sempre efficiente e mirata.

Una possibilità per chi desidera entrare nel settore, in grado di offrire semplificazioni ed agevolazioni importanti, è quella di aprire un negozio di caffè in franchising, affiliandosi ed unendosi ad un network consolidato e di successo con un modello di business già testato sul mercato.

I vantaggi del franchising:

  • Trasferimento del knowhow, delle esperienze e delle modalità organizzative e gestionali semplificate e collaudate
  • Sfruttamento di un brand noto e riconosciuto
  • Format dal comprovato successo, testato sul mercato
  • Iniziative di fidelizzazione e promozione centralizzate
  • Studio di fattibilità ed analisi preliminari
  • Pianificazione dell’attività e business plan personalizzato
  • Supporto per ricerca e scelta location (se previsto locale su strada)
  • Eventuale creazione del portale / APP e-commerce o utilizzo dell’e-commerce istituzionale (con commissioni sulle vendite effettuate nella zona di competenza)
  • Ampia scelta di prodotti e capsule compatibili con le primarie macchine in commercio, originali, sia di brand interni che delle marche più famose (sia di caffè che di prodotti correlati come tè, tisane, pasticceria confezionata, idee regalo, ecc)
  • Scontistica vantaggiosa sui prezzi di acquisto, promozioni ed agevolazioni riservate agli affiliati
  • Progettazione e arredamento chiavi in mano del locale
  • Fornitura di tutto il necessario per l’attività
  • Formazione commerciale, su vendite e marketing
  • Corsi di aggiornamento costanti
  • Esclusiva di zona
  • Assistenza, consulenza e supporto continuativi, sia prima che dopo l’apertura
  • Riassortimenti rapidi ed adeguamento repentino alle novità ed ai trend di mercato
  • Investimento modulabile e varietà di format tra cui scegliere (apertura di un negozio chiavi in mano, apertura di un chiosco / truck di piccole dimensioni da posizionare su strada o nei centri commerciali, apertura di un negozio automatico H24, apertura di un corner in attività pre-esistente con ingresso nella rete per usufruire del brand, dei prodotti e dell’assistenza)

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Gli svantaggi del franchising:

  • Minore libertà e flessibilità per layout del negozio, strategie di prezzo e comunicazione, ecc.
  • Rispetto degli standard dalla casa madre
  • Rifornimenti centralizzati presso la casa madre o i fornitori selezionati da essa
  • Pagamento di canoni periodici se previsti (come royalty, contributi pubblicitari o per uso software)
  • Disponibilità del budget iniziale richiesto dalla casa madre
  • Pagamento della fee d’ingresso alla rete (da pagare una tantum)

Cosa serve:

Locale:

  • Mq minimi del locale: 30 mq circa (varia in base al format scelto, non previsto per attività e-commerce con vendite unicamente online)
  • Mq locale medio: 40/50 mq
  • Servizi igienici: uno, solo ad uso interno (due solo se prevista anche la consumazione / degustazione in loco con area ristorativa / caffetteria)

Geolocalizzazione:

  • Bacino di utenza necessario: almeno 10.000 abitanti (in base agli standard dell’azienda scelta)
  • Location: centri abitati e zone dove le persone residenti fanno acquisti.

Skills e requisiti personali:

  • Abilitazioni: idoneità al commercio alimentare ottenibile con apposito corso da frequentare presso enti provinciali o regionali. Il corso è facoltativo se si possiede già abilitazione SAB (ex REC) o se si ha lavorato per almeno due anni negli ultimi cinque nel settore alimentari/ristorativo. HACCP richiesto se si prevede la consumazione / somministrazione in loco.
  • Esperienza pregressa: non richiesta, il franchisor offre tutte le competenze necessarie.
  • Capacità e altre attitudini: consigliate buone capacità relazionali con i clienti, capacità organizzative, attitudine alla vendita, doti imprenditoriali e manageriali.

Pratiche amministrative e burocratiche:

  • Licenza: nessuna, sufficiente Comunicazione Unica da inviare tramite PEC alla Camera di Commercio (tramite cui si espletano la maggioranza degli adempimenti e comunicazioni iniziali)
  • Apertura Partita Iva
  • Iscrizione alla Camera di Commercio / Registro delle Imprese
  • DIA (dichiarazione avvio attività entro 30 gg prima l’apertura): si
  • Autorizzazione sanitaria: si (solitamente non è necessario sopralluogo dell’ASL, ma bisogna rispettarne le linee guida e richiedere l’abilitazione)
  • Altre autorizzazioni: autorizzazione all’esposizione insegna, eventuale pagamento diritti SIAE, rispetto delle normative generali igienico-sanitarie e delle altre normative eventualmente vigenti a livello locale.

 

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