Aprire una parafarmacia in franchising

Aprire una parafarmacia in franchising

Requisiti, iter, costi, cosa serve, come fare e se conviene aprire una parafarmacia in franchising.

Investimento minimo richiesto: € 10.000
Investimento medio richiesto: € 40.000 / 50.000

Situazione del settore: Se pur il settore delle parafarmacie sia relativamente piccolo rispetto a quello delle farmacie tradizionali, il mercato ha dimostrato negli ultimi anni una relativa stabilità ed un trend positivo. Le parafarmacie presenti in Italia sono oltre 4.200 con un fatturato totale di circa 880 milioni di euro. Il settore è sicuramente una buona possibilità di investimento per gli aspiranti imprenditori, ma risulta anche altamente concorrenziale a causa delle molte nuove aperture. La parafarmacia è un esercizio commerciale che riscuote successo nel mercato odierno in quanto unisce sapientemente la vendita di prodotti per la salute, il benessere, l’estetica e la cura della persona, della casa ed anche degli animali. In una parafarmacia è possibile trovare infatti alcuni medicinali da banco (solamente delle categorie consentite, che non richiedono una prescrizione medica) ma anche parafarmaci e fitoterapici, prodotti naturali e BIO, alimenti confezionati per intolleranze e diete particolari, prodotti per l’igiene della persona, make-up e cosmetica naturale, integratori e prodotti per sportivi, prodotti per bambini e neo mamme, prodotti per animali, e così via. Considerando poi la pandemia mondiale da Coronavirus Covid-19 del 2020, la parafarmacia diventa il luogo ideale in cui offrire prodotti per la protezione individuale, la sanificazione e l’igienizzazione (mascherine monouso e riutilizzabili / lavabili, guanti, gel igienizzante, prodotti per la pulizia di ambienti e superfici, ecc).

Vantaggi offerti dal franchisor

  • Trasferimento di know-how, esperienze, modalità gestionali / organizzative collaudate
  • Format di successo e testato sul mercato
  • Brand noto e solido, con una reputazione di affidabilità
  • Gamma di prodotti studiata sulla location di apertura
  • Supporto per la scelta di una location strategica
  • Assistenza, consulenza ed affiancamento costante
  • Formazione iniziale ed aggiornamenti periodici
  • Supporto per selezione e formazione di personale qualificato
  • Progettazione locali, allestimento e fornitura arredamento chiavi in mano
  • Fornitura completa di hardware, software, espositori, merce (centralizzata o tramite fornitori convenzionati / selezionati), divise, insegne, materiale comunicativo / promozionale, ecc.
  • Riduzione del rischio imprenditoriale
  • Riduzione dei costi di avvio / gestione grazie al potere commerciale della rete, alle convenzioni maturate ed alle agevolazioni riservate
  • Sfruttamento della visibilità della rete, delle campagne di comunicazione e di promozione centralizzate, sia online che offline
  • Esclusiva di zona

Svantaggi della scelta franchising

  • Royalty sul fatturato
  • Contributi pubblicitari o per utilizzo di software
  • Garanzie sulla merce
  • Fee d’ingresso
  • Riduzione della libertà decisionale e di personalizzazione dell’attività
  • Mantenimento degli standard imposti dalla casa madre
  • Contratto vincolante per più anni

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Cosa Serve

Locale

  • Mq minimi del locale: 20 / 40 mq (metrature ridotte per possibilità di format CORNER in attività già avviate e compatibili)
  • Mq locale medio: 70 / 100 mq
  • Servizi igenici: 1 per il personale + 1 per i clienti (consigliato, non indispensabile).

Geolocalizzazione

  • Bacino di utenza necessario: varia in base al marchio.
  • Caratteristiche della zona adatta: zone ad alto traffico, con buona visibilità, in zone commerciali o residenziali densamente abitate, possibilmente senza concorrenti diretti.

Skills e requisiti personali:

  • Abilitazioni: laurea in farmacia o titolo equipollente (possibilità di assumere una terza persona con queste qualifiche, non deve necessariamente coincidere né con il responsabile né con il titolare dell’attività).
  • Esperienze lavorative: non necessarie in quanto i franchisor formano solitamente i propri affiliati a 360°.
  • Capacità e altre attitudini: formazione e conoscenza del settore. Attività adatta a farmacisti e imprenditori i quali affideranno la gestione ad una figura professionale.

Pratiche amministrative e burocratiche

  • Registrazione sul portale del Ministero della Salute.
  • Invio documentazioni anche all’Agenzia Italiana del Farmaco ed al Comune o Regione di riferimento.
  • DIA (dichiarazione avvio attività entro 30gg prima l’apertura): sì
  • Apertura Partita Iva e scelta regime fiscale
  • Iscrizione al Registro delle Imprese
  • Apertura posizioni INPS ed INAIL
  • Nulla osta sanitario Asl
  • Messa a norma dei locali e degli impianti
  • Rispetto delle normative attuali in materia di Covid-19, distanziamento sociale, pratiche di sanificazione, ecc.
  • Autorizzazioni: codice identificativo per acquisto e vendita di farmaci, assunzione di personale dedicato (farmacista, responsabile, titolare dell’attività possono essere anche 3 figure distinte).
  • Altre autorizzazioni: autorizzazione all’esposizione insegna, numero di autorizzazione comunale.

Figure professionali necessarie

  • Imprenditore / titolare
  • Responsabile commerciale che può o meno coincidere con le altre figure professionali. Deve avere l’abilitazione alla vendita di prodotti alimentari qualora offerti all’interno del punto vendita (attestato SAB o titolo equipollente, HACCP se necessario).
  • Farmacista abilitato alla compravendita di farmaci da banco tramite i canali ufficiali.

 

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